RAZIONALE
Le malattie cardiovascolari rappresentano oggi la prima causa di morte nel mondo, con una stima di circa 17 milioni di decessi/anno.
In Italia la situazione è analoga a quella di tutto l’occidente industrializzato, essendo le malattie cardiovascolari
responsabili del 35.8% di tutti i decessi (32.5% negli uomini e 38.8% nelle donne), per un totale di più di 230.000 casi per anno.
Causa di tutto ciò – in Italia come nel resto d’Europa e del mondo – è il dilagare dei fattori di rischio cardiovascolare
ed il loro mancato controllo, a sua volta motivato principalmente da un certo grado di inerzia terapeutica, una modesta persistenza in terapia e, in misura assai minore, difficoltà oggettive, non sormontate né sormontabili anche nel contesto di una
realtà ottimale. In questo scenario è sempre più urgente la necessità di fornire ai clinici puntuali update sulle nuove opportunità terapeutiche in grado di massimizzare i benefici per i pazienti sia in prevenzione primaria (gestione dei fattori di
rischio cardiovascolare maggiori quali dislipidemia e/o ipertensione) sia in prevenzione secondaria.